La memoria velata di Alfonso Gatto

10.03.2009

La memoria velata di Alfonso Gatto analizza temi e strutture di Morto ai paesi, la seconda raccolta poetica di Alfonso Gatto e opera esemplare dell'ermetismo. L'opera del 1937 è un canto della lontananza dalla terra natia, la testimonianza dell'immedicabile distacco dal mondo edenico dell'infanzia, personale e collettiva. La poesia diventa allora lo strumento privilegiato di un riscatto, di un ideale nostos rivolto alla luna, al mare, a quanto resta di ancora visibile dell'originario cosmo mitico.

Il libro, pubblicato presso Società Editrice Fiorentina, ripercorre la seconda raccolta di poesie di Alfonso Gatto, individuandone strutture e temi ricorrenti.

Si parte dalla precoce morte del fratello, simbolo della perduta dimensione primigenia, per arrivare alle luminose epifanie femminili, derivazioni delle figure della mater e dell'heimat. In una costante ricerca degli archetipi di una "terra dipinta": il vento, i prati, la notte, la città, che trascendono il realismo e si caricano di ulteriore senso metafisico. Attraverso l'analisi delle fasi redazionali e della partitura metrica, emerge un filo sottile che lega le liriche in una narrazione della nostalgia, orchestrata su forze centripete e centrifughe, di attaccamento e rifiuto, di chiusura regressiva e di apertura al mondo - oltre che su un originalissimo dialogo con i maestri della tradizione letteraria.

Marica Romolini - Cultura, pensiero e società
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